Questo nuovo
caso mette in evidenza un Montalbano maturo, un uomo vero, capace di
resistere alle pressioni ingiuste anche quando giungono dall’alto.
Sopportando persino la derisione dei colleghi confida nei suoi ideali e
cerca la verità vera, convinto di non dover cedere alla tentazione di
seguire facili scorciatoie. Si assume responsabilità e rischia del suo
per amore della verità e della giustizia ed alla fine è lui a vincere,
ma quando ciò avviene non concede spazio agli applausi, ai complimenti
ed ai trionfalismi, preferendo rifugiarsi sotto un albero d’olivo in
campagnia di due uomini veri: un vecchio pastore saggio e suo padre.
I Figli del Sommergibile Nichelio
Il sommergibile sarà sempre, per noi gente di superficie, un natante
diabolico, uno strumento che parla più all'immaginazione che ai sensi,
una cosa da star a paro con gli squali e coi giganti degli abissi
marini.
I
PREMESSA
In questo giallo storico l’autore unisce il fascino della storia
inventata al sapore della storia autentica, con sorprese e colpi di
scena inattesi egli passa dal presente al passato in un susseguirsi di
situazioni in cui niente è come sembra. Appena i due investigatori
formulano un’ipotesi verosimile, questa lascia il posto al suo contrario
e quando riescono a fare nuova chiarezza, tutto, ancora una volta, si
ribalta. Solo dopo una serie di raffinazioni si giunge alla
Verità autentica: la storia realmente accaduta con tanto di
documenti e testimonianze, nomi e cognomi, analisi storiche e ipotesi
plausibili. Con la scusa del giallo l’autore fa luce su un passato
doloroso che chiede a gran voce di non essere dimenticato, perché
riguarda drammi familiari che molti Ebrei hanno vissuto davvero nella
nostra Italia al tempo delle leggi razziali.
L’autore porta per mano il lettore in un cammino a volte impervio:
quello della scoperta delle crudeltà della guerra, un argomento dal
quale si vorrebbe fuggire ma che qui, con la giusta progressione, riesce
a interessare il lettore fino alla fine.